“Mosca ospitò i cinque cerchi per la prima volta nel 1980. Poi l’agenda si era significativamente rarefatta.”
Ma nell’ultima parte dell’era Putin è tornata densa di impegni. La Russia nei prossimi anni ospiterà, nell’ordine, le Universiadi nel 2013, i Giochi olimpici e para-olimpici nel 2014, i Campionati del mondo Acquatica nel 2015, i Mondiali di hockey su ghiaccio nel 2016 e la Coppa del mondo FIFA nel 2018. “Abbiamo nuovi stadi, nuove piscine, nuove infrastrutture, impianti che alcuni dei nostri cittadini avevano visto solo nei film e dei quali beneficeranno per i decenni a venire”, ha detto il judoka Putin. Insomma, in Russia c’è tutto quello che serve.
Le cose sono d’altronde cambiate dall’ultima volta che Mosca, allora capitale dell’Urss, accolse la XXII Olimpiade del 1980. All’epoca l’atmosfera, più che ‘cool’ – come dice lo slogan di Sochi 2014 – era da guerra ‘fredda’. Furono i Giochi del boicottaggio americano per l’invasione sovietica dell’Afghanistan. E l’esempio statunitense venne seguito da altre 65 Nazioni.
Ora invece Mosca è alle prese con i problemi di molti Paesi globalizzati, tra ecologisti che criticano aspramente i lavori di costruzione di massa che hanno preso il via a Sochi, e difensori dei diritti umani che denunciano lo sloggio di intere famiglie dalle proprie case per far spazio agli impianti sotto i cinque cerchi.
Secondo il presidente del Comitato Olimpico russo Aleksander Žukov, dopo il 2020 la Russia presenterà la propria candidatura al CIO per ospitare i Giochi Olimpici estivi. Nel 2013 a Kazan si svolgeranno le Universiadi, nel 2014 Sochi ospiterà le Olimpiadi invernali, nel 2016, Mosca e San Pietroburgo saranno teatro del campionato mondiale di hockey e nel 2018 in undici città della Russia si svolgeranno i Mondiali di calcio. L’unica volta che le Olimpiadi estive vennero organizzate in Russia fu nel 1980 a Mosca, quando ancora esisteva l’Unione Sovietica.